Dove si parla della magia oggi e di un signore che appare in un tempio e ancora dell'importanza delle storie e del raccontare
«Inoltre, come Agrippa, Shakespeare chiarisce assai bene nella Tempesta come la nobile, intellettuale, virtuosa magia del vero mago sia del tutto diversa dalla vile e sozza stregoneria e negromanzia», così la Yates ne Gli ultimi drammi di Shakespeare. Questa fantastica signora chiarisce forse meglio di chiunque altro cosa bisogna davvero intendere per magia. Se si pensa a formule arcaiche, a riti tanto poco propiziatori quanto scombiccherati, si è davvero su di una falsa strada.